Al di là del dibattito etico e ambientale (inquinamenti vari in zone pristine) che riguarda gli allenamenti intensivi e potenzialmente la tortura di non umani, esiste il dibattito paesistico. Non mi pare difficile e talmente oneroso di realizzare delle schermature arboree coerenti con il paesaggio. Ovviamente non filari lineari di alloro o altre essenze monotipiche ma fasche boschive variegate. Questo non è ambientalismo. Questo è capitalismo sensato e nell’imediato tutela della qualità di vita, nel lungo termine, soppevvivenza della specie.