Per ora nella Tuscia sono rari i punti visivi da dove si percepisce un effetto selfa creato dall’interferenza visiva tra parchi eolici o tra più aerogeneratori dello stesso parco – se questi non seguono delle logiche planemetriche precise. Questo è legato alla relativamente grande distanza tra gli impianti e al numero ridotto di aerogeneratori in uno dei due impianti. Con la sua conformazione morfologica, la Tuscia non può più accettare impianti eolici. I due progetti eolici della Tuscia sono già in contraddizione con le regole di buona pratica in materia di eolico, ma sendo sufficientemente distanti tra di loro la situazione è accettabile. Un terzo progetto che passa tra il Formicone e Canino poi da Tuscani all’impianto di Piansano è di troppo.