E interessante come alcuni hanno il coraggio di dire che trasformare uno dei più bei paesaggi storici al mondo in una foresta di sprawl industriale energetico inguardabile sia una buona soluzione per l’ambiente. Ridicolo. Addirittura tentano di assertare che l’industrializzazione selvaggia della Tuscia non avrà impatto sul paesaggio di Stendhal, che installazioni alte più di 200metri non si vedranno – ma non si rendono conto che la Tuscia è un territorio pianeggiante dalle lievi ondulazioni e che gli ecomostri si vedono da decine di chilometri all’altro lato della Provincia.Le pale messe a caso nei paesaggi più belli sono brutte, bruttissime e sostituiscono il paesaggio rurale con un paesaggio industriale. Preferirei nettamente se avessero il coraggio di assumere la loro posizione e di dire quello che pensano: che il paesaggio non importa purché si riesca a sostenere il sistema economico attuale e l’oligarchia fondata sull’industria e la corporazione. Noi vogliamo salvare il modello del tutto industriale e non importa il paesaggio e la biodiversità. Sarebbe molto più onesto e si potrebbe creare un dialogo democratico. Volete salvare il paesaggio dall’espansione industriale o preferite vivere come dei consumatori sfrenati al punto di annientare alcuni dei paesaggi più belli d’Italia in nome dell’adesione all’ordine neoliberista? Ridicolo che alcuni possono insistere sul fatto che popolare la Tuscia di strutture industriali sia green e pulito… Assolutamente ridicolo. Non è una questione di opinione. Sono fatti. Studi mostrano che più il paesaggio dove vengono inseriti gli aerogeneratori è bello, più questi vengono percepiti negativamente. E evidente che se uno spalma una zona industrializzata di aerogeneratori industriali, l’impatto è ridotto, ma è chiaro che un paesaggio la cui caratteristica principale è il carattere storico incontaminato e rievocativo viene totalmente alterato da strutture industriali che producono energia da fonti alternative o non. Poi oggi si sa bene che uno non salva il pianeta aumentando la produzione industriale per produrre meno inquinamento (CO2) ma che si risolve il problema del CO2 con la cattura dello stesso sia con metodi naturali (piantare alberi) che con metodi artificiali. Lo studio qui sotto (il quarto) mostra in effetti che anche se si poteva emettere zero carbone domani non si potrebbe fermare l’aumento di temperatura senza puntare sulla cattura del carbone.

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0306261 911006969
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1068/b12854
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0306261 91500522X
https://www.businessinsider.com/climate-change-too-late-carbon-capture-needed-2020-11?IR=T