Il paesaggio che si estende da Tuscania alla Tolfa è praticamente privo di sprawl – se non per lo sventramento della SS675 che per ora (e per fortuna) si ferma a Monte Romano. I promotori dei tutto cemento continuano con dei slogan stereotipati del progresso che ormai non hanno più senso. Secondo alcuni il progresso è spalmare asfalto in zone protette. Sappiamo oggi che la perdita di suolo fertile è un rischio per la sopravvivenza dell’umanità. Alcuni politicanti locali continuano ad ignorare il potenziale turistico e agricolo o naturale di questa zona che presenta gli ultimi grandi spazi rurali non montani senza sprawl d’Italia. In questi periodi dove non abbiamo più la scusa di non conoscere l’importanza per la sopravvivenza della specie di mantenere spazi non inquinati e ambiente, si continua a parlare di progresso per guadagnare qualche minuti su una strada qualora si sa che non si incontra oggi una strada della provincia dove questo problema di trovarsi rallentati da veicoli più lenti non esiste. Si continua a parlare di progresso promuovendo il consumo di suolo inutile da mezzi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili…