Patteggeremo forse sulle rinnovabili su terre agricole quando tutti i spazi asfaltati e impermeabilizzati o inquinati sono stati utilizzati. Tetti, parcheggi, zone industriali, ecomostri,… Ma per ora non ci sono scuse per l’alterazione dei paesaggi più rievocativi d’Italia per la produzione energetica da qualsiasi fonte o per altre attività industriali. Le società proponenti potranno pure dire che gli aerogeneratori industriali hanno una certa estetica, ma noi nella Tuscia abbiamo già 2 parchi eolici pi o meno coerenti e accettarne altri, in particolare di tale estensione dal lago alla piana costiera quasi a ridosso del mare, sarebbe un alterazione totale del territorio a vocazione rurale ricco di paesaggi storici unici al mondo per la loro valenza storica (Etrusco).
Qui una foto della parte nord del Pian di Vico che a quest’ora sarebbe molto probabilmente un cantiere se non fosse per l’eroica azione di chi ha difeso il territorio: cittadini, Italia Nostra, la soprintendenza, il GRIG, Lipu, Assotuscania, Mountain Wilderness, Birdlife, Coldiretti e altri…