oQuesto è il Pian di Vico (parte Nord) due settimane fa. Se non fosse per due ricorsi al TAR, trattative da associazioni di tutela del territorio, e una ragionevole decisione ministeriale, a quest’ora sarebbe stato trasformato in una superficie artificiale per utilizzare il termine tecnico che qualifica i (ex-) campi ricoperti di fotovoltaico industriale. Superficie artificiale che, in linea con il PNIEC, avrebbe potuto essere trasformata in praticamente qualsiasi cosa dopo la concessione per il fotovoltaico. Discariche e quant’altro. Il sogno del Pian di Vico e dell’area tra la sp4 e Canino è per ora salvo. Che ne sarà del mega impianto di Poggio della Ginestra? Quando smetteremo di fare mega impianti a terra in aree di pregio naturalistico e rurale per il piacere di investitori disseminati sul globo e quando inizieremo a sfruttare i spazi costruiti e impermeabilizzati per mettere il fotovoltaico. Quando smetteremo di creare palazzi di cemento armato che ospitano sempre più prodotti industriali? Quando smetteremo di produrre sempre più rifiuti e oggetti industriali che finiscono in discariche e inceneritori? Quando smetteremo di inquinare le falde e di spruzzare qualsiasi veleno sui campi? Il titolo è ovviamente satirico e si riferisce ad alcune affermazioni che suggerivano che i terreni interessati non erano produttivi.