Nel Fosso Pian di Vico si lavora la terra!

Non va di moda opporsi all’ondata frenetica della produzione di energia da fonti dette rinnovabili…. In effetti nessuno si oppone alla produzione di energia da fonti “rinnovabili”. Anzi la incoraggiamo se viene dimostrato che le politiche di incremento delle rinnovabili integrano adeguatamente la questione paesistica e ambientale (biodiversità, consumo di suolo) e sono accompagnate da altre misure di protezione della salute e dell’ambiente come la riduzione degli inquinanti (pesticidi, prodotti chimici, plastica), la riduzione del consumo di suolo, la risoluzione del problema della plastica usa e getta, la deforestazione, ecc…
I cittadini meglio informati o più partecipativi e preoccupati di seguire le raccomandazioni del Manifesto dell’acqua di Lisbona 1998 e della Convenzione Aahrus si chiedono perché non sono stati adeguatamente informati dai propri amministratori della trasformazione di stile di vita che stava per succedere nella Tuscia. La trasformazione della Tuscia da terra rurale da sogno in zona di sprawl energetico (energy sprawl) o zona industriale diffusa.

Nessuno vuole togliere il lavoro a nessuno, anzi siamo convinti che con il fotovoltaico integrato creiamo molto più lavoro per più artigiani per più tempo, che con i megaimpianti di fotovoltaico a terra nei grandi spazzi lievemente ondulanti che daranno lavoro a grandi ditte per un tempo più limitato.
Che farà il capriolo che abbiamo visto attraversare il campo per passare da un fosso boschivo a un altro quando si trova di fronte ad una recinzione lunga più di un chilometro e alta 2 metri? I cinghiali e gli istrici di cui ci sono numerose tracce? Che faranno i giovani imprenditori agricoli a chi vengono rifiutati i terreni perché destinati o occupati da fotovoltaico a terra?

Poi c’è questo mito (questa accusa infondata) che chi è per il rispetto dell’ambiente e della qualità di vita e dei beni paesistici è contro il lavoro. Niente di più falso. In effetti è l’esatto contrario: siamo per il lavoro di qualità e il lavoro per tutti. Fare un lavoro di qualità che rispetti ambiente e salute implica creare molto più lavoro che contrattare una ditta enorme che spalma cemento a occhi chiusi o che creare mega distese di fotovoltaico su terreni fertili pianeggianti. Impegnarsi alla complessità del fotovoltaico integrato crea molto lavoro. E ovvio che il modello economico neoliberista spinge alla prima soluzione (lo sfregio ambientale) piuttosto che allo sviluppo intelligente dell’economia mondiale. Abbiamo ascoltato i promotori della cementificazione e del “progresso” fondato sul tutto industriale per 100 anni e ci ha portato al disastro ambientale attuale (sesta estinzione di massa antropogena) e al riscaldamento globale, e adesso dobbiamo continuare ad ascoltare i stessi promotori di un consumo di suolo senza precedenti piuttosto che impegnarsi a fare del fotovoltaico integrato? Assolutamente no. Posizione condivisa dall’Unione Europea e dal PER (Piano Energetico Regionale) in fase di approvazione. Dobbiamo distruggere i più bei paesaggi d’Italia e gli ultimi grandi spazi rurali non montani d’Italia nonostante il parere negativo del Mibac? Assolutamente no!

Alcuni pensano che il bene dei nostri figli si fa producendo energie da fonti rinnovabili in modo indiscriminato e togliendo ai propri figli il diritto di godere dei paesaggi millenari etruschi della Tuscia e non solo, riducendo la biodiversità, altri pensano che per il bene dei nostri figli dobbiamo lavorare di più per produrre energia da fonti rinnovabili senza distruggere i paesaggi più belli del mondo (carichi di senso storico e di memoria), senza creare ulteriore danno alla biodiversità, senza consumo di suolo per tempi indeterminati, senza togliere lavoro a artigiani e progettisti, architetti, e giovani coltivatori che credono nell’agricoltura del futuro, nel biologico. Noi vogliamo il progresso, non la distruzione degli ultimi grandi spazi rurali non montani d’Italia, non la fine del Paesaggio di Pasolini, Stendahl, Massimo Pallottina, Peter Jackson, George Dennis,… Goethe.

Non autorizzate mai nessuno a dire che perché siete per la protezione della salute e dell’ambiente, siete contro il lavoro. E una menzogna. In effetti è l’esatto contrario. Chi vuole sviluppare un economia intelligente che integri parametri di ambiente e salute è per il lavoro, per più lavoro per tutti, e per più ricchezza vera per tutti.

A buon intenditore…

Sulla seguente Pagina potete trovare più informazione scientifica sulle criticità ambientali del fotovoltaico a terra e sull’imprudenza di precipitarsi sul tutto fotovoltaico a terra in assenza di dati certi. Vedrete anche il seguente grafico di previsione dei consumi energetici fino al 2040 e capirete che non è il caso di cancellare il paesaggio etrusco.

Il Fotovoltaico a Terra – una pratica sostenibile? (articoli scientifici)

Il grafico si trova al seguente indirizzo: https://energypost.eu/15718-2/