Nel comune di Tuscania, la sottostazione apparsa dal nulla verso 2010 (?) è con molta probabilità la madre dei mali in catena che hanno toccato e toccheranno la Tuscia. Con la sottostazione viene la tentazione di fare un impianto e collegarsi alla rete. Il territorio è facile di accesso e non ci sono vincoli – o al meno non i vincoli idonei per un territorio di questo valore a due passi dalla capitale. Una situazione che in parte si è migliorata di recente. Peccato che il territorio rurale meglio preservato d’Italia sarà annientato.

Aspiettiamo ancora le opere di mitigazione per nascondere questo scempio paesaggistico della sottostazione!